Giardino della Minerva

FOTO generale del Giardino

Il "viridario" fu proprietà della famiglia Silvatico sin dal XII secolo, come testimonia una pergamena conservata nell‘archivio della Badia di Cava de'Tirreni.

In seguito, nel primo ventennio del 1300, il maestro Matteo Silvatico, (vissuto tra il XIII ed il XIV secolo) insigne medico della Scuola Salernitana e profondo conoscitore di piante per la produzione di medicamenti, v'istituì un giardino dei semplici, antesignano di tutti i futuri Orti Botanici d'Europa. Dall'opera di Silvatico, intitolata Opus pandectarum medicinae, ricaviamo la prima descrizione del Giardino: ...ed io ho una colocasia, a Salerno, nel mio giardino, presso una fonte cospicua.

Matteo godette d'ampia fama, tanto che il re di Napoli, Roberto d'Angiò, lo volle tra i suoi medici personali.

In questo spazio di straordinario valore culturale, oggi identificabile, appunto, nell'area del Giardino della Minerva, erano coltivate alcune delle piante da cui si ricavavano i principi attivi impiegati a scopo terapeutico. Matteo Silvatico vi svolgeva, inoltre, una vera e propria attività didattica per mostrare agli allievi della Scuola Medica le piante con il loro nome e le loro caratteristiche (ostensio simplicium).

Ciò che oggi, al termine dei lavori di restauro, appare evidente al visitatore è un'interessante serie d‘elementi ascrivibili tra il XVII ed il XVIII secolo.

Tra questi, il più caratterizzante è una lunga scalea, sottolineata da pilastri a pianta cruciforme, che sorreggono una pergola di legno. La scalea, che collega ed inquadra visivamente i diversi livelli del giardino è costruita sulle mura antiche della città e permette un'ampia e privilegiata visione del mare, del Centro storico e delle colline.

Un complesso sistema di distribuzione dell'acqua, composto di canalizzazioni, vasche e fontane (una per ogni terrazzamento), denota la presenza di fonti cospicue che hanno permesso, nei secoli, il mantenimento a coltura degli appezzamenti. Il sito è inoltre dotato di un particolare microclima, favorito dalla scarsa incidenza dei venti di tramontana e dalla favorevole esposizione, che, ancora oggi, consente la coltivazione di specie vegetali esigenti in fatto d'umidità e calore. L'Orto Botanico attuale, la cui sistemazione si ispira alla teoria galenica dei quattro umori, accoglie le specie utilizzate dalla Scuola Medica, descritte nell'Opus Pandectarum Medicinae di Silvatico.

http://www.giardinodellaminerva.it/